Az. Agr. Monica Vettor, viticoltura al femminile

L’Azienda Agricola Monica Vettor nasce nel 2020 un anno, che senza alcun dubbio non scorderemo molto facilmente e che ha indelebilmente segnato le nostre vite. Lo ricordiamo come l’anno del Covid, quel maledetto virus che ci ha strappato via molte persone care, che ci ha cambiato lo stile di vita, il modo di pensare e di affrontare il futuro sempre più incerto.

Monica Vettor

Nonostante questo, ci sono persone, come Monica Vettor, che avevano progetti e sogni nel cassetto, e forse proprio questo senso di precarietà, che ci è rimasto cucito addosso, li ha spinti ad intraprendere strade nuove; la produttrice, che da anni coltivava la sua personale idea di cantina, si lancia in questa nuova avventura, lascia l’azienda vitivinicola di famiglia per inseguire la sua filosofia e la sua visione di vinificazione.

Tra San Foca e San Quirino

La cantina ha sede a San Foca, piccola frazione di San Quirino, nella casa di Monica che, dopo averla acquistata, l’ha resa sua personalizzandola e utilizzando solo materiali di recupero accuratamente selezionati, non solo per la loro storia, ma soprattutto per il significato ed il legame personale: nulla è lasciato al caso, anche l’ambiente naturale che la circonda ha molta importanza, la sua  preziosa biodiversità va mantenuta e preservata, ogni fiore, arbusto, pianta o albero che sia ha uno stretto legame con l’unicità del luogo e crea una connessione ancora più forte con la personalità di Monica.

I 10 h di vigneto iniziali, che diventeranno 13 h nel corso del 2024, in parte circondano la cantina, altri sono a pochi km più a Nord. Tutti i vigneti sono all’interno della Doc Grave, più precisamente nella zona a Nord della denominazione, quella che a me piace definire le “Alte Grave”. Qui si trova un terreno unico, il suolo di origine alluvionale regalo fatto dai fiumi Cellina, Meduna e Tagliamento, che con le loro piene, nel corso dei millenni, hanno portato e depositato materiale calcareo-dolomitico: le Prealpi Carniche incorniciano il paesaggio circostante proteggendolo dai venti freddi del Nord e creando un clima ben ventilato e fresco, il tutto unito a piogge periodiche a volte anche abbondanti, che la grana mista del terreno riesce a drenare bene.

Quella che per molti, a prima vista, potrebbe sembrare una landa desolata fatta di sassi e poco altro, per Monica è l’essenza della sua terra, la sua forza, la sua semplice eleganza che viene esaltata con i suoi vini.

I vini di Monica Vettor e il loro carattere identitario

Il Prosecco Rosè Millesimato Brut con il suo rosa tenue brillante ed elegante, con il perlage fine e persistente, le raffinate note di piccoli frutti rossi, i sentori floreali e la mineralità, fresco e avvolgente al palato, si rivela equilibrato e lungo nel finale. Questo vino non solo racchiude l’essenza pura di un territorio non facile da lavorare, ma esprime la forza, la tenacia, l’elegante raffinatezza con delicata semplicità di quella che è la filosofia di Monica: una squadra tutta al femminile, eccezion fatta per l’agronomo, unico uomo.

Il Pinot Grigio ben si è adattato a questo terroir, esprimendo tutta la sua potenza ed esaltandone tutte le qualità, senza essere superbo, mantenendo eleganza e carattere. Dal colore giallo dorato intenso, con lievi riflessi ramati, ci regala al naso note leggere di pietra focaia, frutta croccante, lievemente floreale e qualche sbuffo appena percettibile di agrumato, la sua personalità la sentiamo al palato, la sapidità e la mineralità ben si bilanciano e rendono il sorso piacevole e persistente richiamando con il retrogusto i sentori varietali. 

I vini di Monica Vettor sono vini materici, verticali, identitari, sono una passeggiata nelle lande desolate dei “Magredi” in un giorno di primavera, un viaggio nei 5 sensi: il tatto con i sassi sotto i piedi ed  il tepore del sole che ci scalda il viso, la vista con lo sguardo che vaga verso la pianura a Sud o verso i monti a Nord da cui arriva una leggera brezza fresca che porta con se tutti i profumi della natura: l’olfatto, l’udito con la musica della natura, lo scricchiolio dei ciottoli, il fruscio della vegetazione e il canto degli uccelli, ed infine il gusto sorseggiando un calice di Rosè o Pinot Grigio.

Uno sguardo sul futuro

Molti sono i progetti per il futuro, in primis il “Pupà”, un Merlot, che racconta 80 anni di storia di una famiglia, quella del suo compagno Attilio, che assieme ai figli Vittoria e Guglielmo, pur non essendo parte attiva nell’azienda, rimangono per Monica dei veri e propri punti cardinali che la aiutano a non perdere di vista i suoi obbiettivi e la sostengono nei momenti di difficoltà.

L’azienda tutta al femminile, rosa con venature azzurre come l’alba di un giorno nuovo, è solo all’inizio di una lunga e duratura storia che si scriverà giorno per giorno negli anni a venire.

Per conoscere meglio Monica Vettor ed i suoi vini, o per visitare al sua cantina contattatemi.